giovedì 20 marzo 2014

CHE FORMA HA LA FELICITA'?


Me ne stavo seduta in aeroporto in attesa di partire per andare a trovare degli amici a Barcellona. Mentre aspetto l'aereo il telefono suona. E' Lisa, mi chiede se mi va di essere ospite da lei e il suo team a  Happiness on airil programma  parla di "felicità, di cose cose belle, di emozioni, di sorrisi, il tutto con leggerezza e profondità".   Mi prende alla sprovvista, accetto. Sto partendo e sono felice, perchè no? 
E così prendo il volo (in tutti i sensi) e nel viaggio mi metto a pensare a che cosa è per me la felicità. Mi rendo conto di quanto sia bella questa parola, di come si possano scandire le sillabe dicendola e di come quell'accento finale faccia fare una smorfia, come per poterla definire simbolicamente. FE-LI-CI-TA'. Come è possibile spiegarla?

Ho provato ad elencare nella mia testa i momenti in cui mi sono sentita felice e mi sono accorta che l'elenco è lungo: a volte è un volto, a volte un profumo, un fatto che mi è accaduto, un luogo, un sapore,  attimi memorizzati dentro di me, come scatti di  fotografie.

Ho provato a pensare anche alla  tristezza, stava per risultare anche questo un lungo elenco, ma la mia mente si è spostata velocemente al pensiero precedente, allora ho capito che la capacità di essere felici, dipende molto dalla nostra volontà di decidere cosa si vuole mettere in evidenza.

Credo sia un approccio alla vita, un modo di vedere e di percepire ciò che accade a noi e intorno a noi.

Forse la felicità non ha nessuna forma, oppure ne ha tante, ma so che è qualcosa di leggero che può farci volare, senza attese, perchè lei non è un'aspettativa. Nessuno può essere  responsabile della sua esistenza se non noi stessi, e nessuno può prendersi la responsabilità della felicità di qualcun altro.

E' un lavoro su di noi, sui nostri conflitti, sui condizionamenti e sulle nostre certezze.

E' una strada da percorrere senza una meta precisa,  impossibile sapere dove porta, perchè non è questa la cosa importante o forse perchè non siamo noi ad andare verso di lei, ma lei che trovandoci sulla strada, entra in noi.

LA FELICITA' NON DIPENDE DA QUELLO CHE POSSIAMO AVERE, MA DA QUELLO CHE SIAMO IN GRADO DI SENTIRE.




La felicità nelle sue molteplici forme:
leggete qua

Una vita (quasi) normale. La frase più frequente sulla bocca di Giulio: «Sono felice».








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