giovedì 16 maggio 2013

CATTURATA SULL'ISOLA

Chiang Mai - Ko Samet
Ho lasciato Chiang Mai con dispiacere,  mi ero ambientata ed ho lasciato delle persone che avrei voluto conoscere meglio.
Dopo 15 ore di autobus, arrivo a Ban Phe alle 8 di mattina, da li una con una barca si raggiunge l'isola con mezz'ora si viaggio.
Sulla barca oltre ai passeggieri si carica di tutto, infiniti bottiglioni di acqua e sacchi pieni di ghiaccio, siamo cosi' carichi di tutto che il problema per noi passeggieri e' stato come fare a scendere dalla barca con le valigie.
L'isola di Ko Samet mi piace da subito, e' un parco naturale, non c'e' asfalto ma un'unica strada di terra battuta piena di buche. L'isola e' lunga solo 7 km, la larghezza massima 3. Pochi turisti e la maggio parte  thailandesi.

Ho prenotato il bungalow piu' conveniente dell'isola (€ 13.70) e che sorpresa, vedo e sento il mare, e' a pochissimi metri da me, proprio come desideravo.  Non potevo essere piu' fortunata.
I prezzi sule isole aumentano notevolmente, cibo e oggetti vari costano il doppio.
Il sole scotta, il primo giorno, dopo una passeggiata mattutina e un bagno, sono gia' bruciata, con grande sofferenza notturna.
L'acqua del mare e' calda, perfetta per me' nessuna fatica per entrarci e rimanerci.

BARRICATA NEL BUNGALOW

Tutto perfetto, a parte che sto scrivendo questo blog bloccata da ore nel mio bungalow. Non si apre piu' la porta, piu' di un'ora fa ho chiamato il thailandese che puliva il giardino con un "scusmi..blocccck" ma era il tono disperato che contava dato che ne' io ne' lui sabbiamo l'inglese.
Viene e a vedere, prova ad aprire dall'esterno, non ci riesce, se  ne va e non torna piu'.
Dopo un'ora capisco che si e' scordato di me. Nessuno arriva e di nuovo alla prossima persona urlo la stessa frase. Questo ci riprova e nulla, mi va meglio perche' chiama gli aiutanti, ma impossibile non si apre.
Saro' destinata continuare a stare rinchiusa con i miei coinquilini, un geko e una lumaca.

Hanno smontato la finestra con le barre (le finestre non hanno vetri ma solo barre in ferro)per riuscire ad entrare, smontato la maniglia e io intanto scrivo, per passare  il tempo, sperando di uscire dalla porta e non dalla finestra.
Ora la porta e' stata smontata' non ci capiamo ma come sempre usiamo il linguaggio universale, un sorriso per fargli i complimenti e ringraziarli, loro sorridono tutti e tre.
Ora devono rimontare porta e finestra' ed io non posso lasciare il bungalow fino che finiscono.
La mia mattinata se ne e' andata' ma tanto vedo il mare anche da qui seduta sul letto.

Insomma questa isola mi ha CATTURATA in tutti i sensi!
Se leggerete il post vuol dire che sono stata liberata!

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