E' carnevale, sulla scala delle feste che non mi pacciono, si trova al secondo posto, il primo è occupato dal Natale. Da bambina mia madre mi faceva indossare vestiti da principessa, da fata e cose così, ogni anno uno diverso, luccicanti, di raso, pomposi. I vestiti che ereditavo dalla cuginetta più grande. Un trauma per me, mi sentivo ridicola in quei vestiti, mi vergognavo di uscire di casa e durante tutta la sfilata desideravo solo che arrivasse il momento di togliermeli e di tornare mè stessa.
Non ero una principessa nè la fata turchina e tantomeno avrei voluto esserlo. Non ci trovavo nulla di divertente.
Non ero una principessa nè la fata turchina e tantomeno avrei voluto esserlo. Non ci trovavo nulla di divertente.
Crescendo mi sono accorta che è carnevale tutti i giorni.
Ogni giorno tanti esseri umani indossano i loro abiti, le loro maschere e recitano ciò che meglio si addice al personaggio a cui hanno scelto di assomigliare.
E' Carnevale, sarebbe carino togliersi la maschera ed essere sè stessi.

Nessun commento:
Posta un commento